Stasera mi sono chiesto a cosa serve un blog? E la mia riposta è stata ha mettere per iscritto alcuni tuoi pensieri. Di che tipo? Quelli che escono, quelli che senti, quando senti di dover scrivere.
Scrivere. Scrivere è molto diverso da pensare, è molto diverso da dire. Scrivere ti dà un'altra consapevolezza. Senti di dover scrivere e metti giù idee di getto e non sei tu a pensarle, è quello che ti viene e ciò che arriva dal tuo inconscio. E ciò che hai dentro e non ci può più stare, deve uscire.
Considerazioni che getti sulla tastiera, considerazioni che hai bisogno di espandere. Cosa vuol dire espandere? E quello che ho scritto e quello che esce; non lo so.
Ma stasera dopo aver “vissuto” il presente, si dopo aver goduto della sincronia del fare e immaginare, dello stato di fluo, dove tutto è perfetto, dopo aver assaporato il gusto della sconfitta e della vittoria, dopo aver ringraziato per quello che hai e per quello che non hai, dopo aver capito che non puoi godere delle vittorie se non provi le sconfitte. Che non puoi apprezzare il sole se non provi il buio. Stasera che mi sono sentito giovane e vecchio, felice e infelice, stasera che ho goduto della musica e del cibo e del vino. Che ho apprezzato cose che si danno per scontate. Stasera, serata particolare dove tutti i nodi vengono al pettine. Dove capisci che ci sono solo due sentimenti che puoi apprezzare o temere: paura e amore. Amore e paura. E che non c’è nulla che si discosti da ciò, che tutto il resto sono solo sottoprodotti di queste due variabili. Nella vita hai paura o ami, hai paura o provi amore. Tutto ciò che è difesa che è protezione è paura, tutto ciò che è crescita che è espansione è amore. Possiamo solo crescere espanderci o proteggerci. Possiamo solo crescere o chiuderci. Non c’è altro, non esiste altro. Ieri, oggi, domani. Non esiste ieri non esiste domani. Esiste solo ora, adesso. Sincronia. Il segreto è vivere, vivere il momento vivere l’attimo. Apprezzare, le piccole cose della vita, che piccole non sono. Il momento presente tutto ciò che è, tutto ciò che conta. E se le cose non accadono per caso? Certo che non accadono per caso! Ogni cosa ha uno scopo. Crescere, espanderci, allargarci. Capire, comprendere e migliorare. Ma coso significa migliorare? Cosa significa cambiare e cambiare cosa? A quale scopo? Domande che salgono alla mia mente a cui non ho risposta, e forse non ne ho bisogno. Accettazione ecco questo ha più senso.
Devi accettare quello che viene, anzi devi smettere di cercare di inseguire è provare a permettere. Mi piace questa parola “permettere”, permettere che nella tua vita arrivino le cose i sentimenti di cui hai bisogno per amare invece di aver paura. Rilassati, disattivati lascia fluire non può succedere nulla che può nuocerti. Ogni cosa è giusta è necessaria, per capire per crescere per espandere l’amore che provi. Non c'è nulla di pericoloso non c'è nulla di sbagliato in questa vita, tranne due cose, le uniche che forse non siamo in grado di capire, di accettare per limiti nostri, per limiti di cultura per limiti mentali: il distacco di coloro che ami, la separazione da persone amate. Quando perdi qualcuno perche aveva finito la sua corsa, perche aveva finito il suo compito. Oppure quando perdi qualcuno perche è andata cosi, perche qualcosa era sbagliato. Qualcosa non qualcuno. Nessuno è sbagliato! Ognuno ama come può. Ognuno vive come sa. Ognuno fa quello che può, con quello che ha, nel posto in cui si trova. Il meglio che può.
Stasera ho sentito musica ho sentito tamburi e cornamuse e vino e canti e balli, ho sentito l’odore del fuoco. La vita, il sorriso.
Ho cercato uno sguardo, un viso tra la folla che non c’era e non poteva esserci. Ho pensato agli eventi della vita. La vita che cambia la vita che prosegue sempre e continuamente. Ma quando ci renderemo conto che non c’è nulla di immutabile nella vita, che la vita stessa e una ruota che gira: giorno, notte, felicità, infelicità. I cambiamenti sono necessari, non c’è nulla di immutabile di fermo di statico. Ogni cosa cambia e può cambiare in ogni momento e devi essere pronto a modificare a cambiare tu stesso. A salutare chi se ne và e chi viene. A dire addio a coloro che ami e ad apprezzare coloro che ancora non ami e non conosci ma che conoscerai e che amerai, se solo te lo vorrai concedere.
Quando accetteremo che tutto cambia che tutti possono andarsene che niente è immutabile, quando accetteremo la bellezza della vita? Quando riusciremo a vivere il momento come fosse sempre l’ultimo? Allora non ci perderemo in sciocchezze. Non ci prenderemo troppo sul serio. Quando comprenderemo che la vita e l’universo non gira attorno a noi, ma che noi siamo un tutt’uno con l’universo. Forse allora, riusciremo a ridere e gioire di ogni piccola cosa. Del sole che ci scalda la pelle, della pioggia che bagna i raccolti, dell’aria fresca della sera, del sonno ristoratore, del risveglio ad un nuovo giorno, che può diventare un giorno nuovo, se solo lo vogliamo.
Allora perche rimpiangere qualcosa o qualcuno, perche rimpiangere gli sbagli? Forse non erano sbagli. Forse era la miglior cosa che potessimo fare in quel momento.
Dunque io penso che non possiamo permetterci di vivere una vita che non è la nostra, non possiamo permetterci di vivere una vita che non ci piace, che non ci soddisfa. Meglio lottare, meglio soffrire. Meglio vivere!